
Antonello Cozzolino | Responsabile vendite Italia e Nord Africa di Terex Awp per il marchio Genie | responsabile vendite Italia e Nord Africa di Terex Awp per il marchio Genie.
Gli anniversari sono sempre dei momenti speciali, da ricordare, ma lo sono ancor di più quando il raggiungimento di un obbiettivo rappresenta un punto di partenza per una continua evoluzione piuttosto che per una sterile autocelebrazione. È quanto tiene a sottolineare in maniera chiara Antonio Cozzolino, responsabile vendite Italia e Nord Africa di Terex Awp per il marchio Genie, che nel 2016 raggiunge l’importante traguardo dei 50 anni di storia.
L’azienda statunitense, fedelmente alle sue semplici origini e alla propensione alla sperimentazione, ha in serbo per quest’anno numerose innovazioni di prodotto che interesseranno il mercato nazionale, alcune di esse presentate in occasione del recente Bauma a Monaco di Baviera: andiamo a scoprire di cosa si tratta.
Apriamo l’intervista con un doveroso riferimento ai 50 anni di Genie: un milestone di cui andare orgogliosi e certamente da celebrare. Cosa rappresenta per Genie il raggiungimento di un simile traguardo e quali sono gli appuntamenti in programma per festeggiarlo nel migliore dei modi?
Tutti noi del team Genie andiamo particolarmente fieri del nostro cinquantesimo anniversario, per due principali motivi. Innanzitutto, in un settore competitivo come il nostro non è frequente che un costruttore tagli un traguardo di ben mezzo secolo. In secondo luogo, le umili origini del nostro business, che ciascun impiegato del team Genie conosce bene, rendono il nostro attuale successo a livello globale ancora più straordinario (Ndr: Il fondatore di Genie Bud Bushnell inventò il primo sollevatore ad aria compressa nel suo garage nel 1966).
Accanto al nostro orgoglio c’è però gratitudine nei confronti di chi ha reso possibile la nostra longevità e la nostra crescita: i nostri clienti, da sempre al centro della nostra attività.
Ascoltando le loro esigenze, anno dopo anno, abbiamo sviluppato alcune delle macchine e delle tecnologie più innovative del settore, e il marchio Genie è cresciuto tanto da meritare nel 2015 il titolo di costruttore numero uno a livello globale nel campo delle piattaforme aeree semoventi.
La celebrazione del nostro anniversario vuole quindi essere innanzitutto un’occasione di rin graziamento ai nostri clienti per la loro fiducia. Un appuntamento molto apprezzato è stato il party «in blu» tenutosi durante il Bauma, durante il quale abbiamo festeggiato insieme ai nostri clienti il passato ma soprattutto l’inizio di un futuro insieme. Ci piace dire che 50 anni di Genie sono solo l’inizio, e del resto anche il party «in blu» era solo l’inizio dei festeggiamenti di quest’anno.

La Z-33 in un’applicazione indoor: tra le prime piattaforme ad alimentazione elettrica in grado di garantire alte prestazioni e lunghi cicli di lavoro.
Quali sono i princìpi della filosofia di lavoro di Genie che sono rimasti immutati in questi 50 anni e che nella sua esperienza nell’azienda statunitense ha riscontrato come reali?
Ancora una volta, la centralità del cliente è stato senza dubbio il principio che ha sviluppato tutti gli altri. Mantenere un dialogo costante con i clienti e prendere seriamente i loro suggerimenti e le loro critiche ha caratterizzato la nostra attività fin dagli albori; finimmo così per integrare il feedback ricevuto nel nostro modello di produzione, secondo il principio del miglioramento continuo (continuous improvement).
Questo principio è a sua volta legato alla cultura di squadra che da sempre ci caratterizza. La partecipazione dei dipendenti a ogni livello decisionale e il loro personale contributo al miglioramento continuo sono sempre state incoraggiate dai dirigenti. E del resto, come era solito dire Bob Wilkerson, uno dei primi leader di Genie, «Fare parte di un team vincente è molto più divertente che vincere da solo».
Parliamo ora della situazione generale di mercato nel settore sollevamento e di quali sono le prospettive presenti e future per Genie in Italia. La contrazione generalizzata del settore edile di questi ultimi anni ha inevitabilmente colpito anche il settore delle macchine. Il sollevamento sembrerebbe tuttavia essere stato comunque il comparto più in grado di assorbire il colpo grazie a una continua spinta verso l’innovazione. Concorda con questa analisi e come ha vissuto nello specifico Genie questi anni di trasformazione del mercato?
Io sono di avviso diverso. A seguito della contrazione del mercato edile nel nostro Paese, tutte le vendite di macchinari, inclusi quelli per il sollevamento, sono crollate dell’80-90%. Molte aziende, che non avevano diversificato la propria offerta e che si rivolgevano esclusivamente a imprese di costruzione italiane, si sono trovate in gravissima difficoltà, trovandosi a dover svendere una grossa parte delle loro flotte. Attualmente, le flotte sono state ridimensionate in base al trend del mercato delle costruzioni, assestandosi al ribasso anche nel caso delle macchine per il sollevamento.
Tuttavia le società che in questi ultimi anni sono riuscite a far fronte alla crisi sono quelle che avevano già differenziato la propria offerta. Penso per esempio alle aziende orientate all’estero, in particolare a quelle fornitrici di società di ingegneria specializzate in installazioni o manutenzione nel settore petrolifero nell’Africa Settentrionale o Centrale. Fino al recente crollo del prezzo del petrolio, queste aziende non sono solo sopravvissute, ma hanno prosperato. Si pensi inoltre ai noleggiatori che hanno deciso di rivolgere la propria offerta al settore industriale: benché la richiesta per piattaforme a propulsione diesel per l’uso in cantiere fosse crollata, hanno saputo intercettare e sfruttare in proprio favore la domanda sempre presente per piattaforme elettriche.
Sia che si tratti di piattaforme elettriche a braccio o di piattaforme verticali a forbice, grazie alla loro silenziosità, assenza di emissioni e ai loro lunghi cicli di lavoro sono ideali per un’ampia gamma di applicazioni, dalle operazioni giornaliere di gestione dello stock nei magazzini alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti industriali.
Per ciò che riguarda l’Italia, invece, come si è mossa Genie negli ultimi anni a livello di assetto della propria rete vendita: c’è stata una riorganizzazione della distribuzione che ha seguito l’andamento del mercato? Come è presente a oggi Genie in Italia?
Attualmente, le piattaforme aeree e i sollevatori di materiali a marchio Genie sono distribuite in Italia agli utenti finali dal nostro distributore autorizzato Cte spa, mentre i sollevatori telescopici Genie Gth hanno una propria rete di vendita, costituita da 20 concessionari dislocati sull’intero territorio nazionale.
Quali sono le aspettative per il mercato Italia in una proiezione verso i prossimi tre anni?
Ci aspettiamo una crescita del mercato italiano in generale e nello specifico una tendenza alla ripresa del settore edile, spinta da condizioni congiunturali favorevoli e da varie misure di sostegno dell’economia. In prima istanza, la domanda generale per immobili si sta risollevando, con una conseguente inversione di tendenza del continuo crollo dei prezzi che ha caratterizzato questi ultimi anni.
Tra le misure a sostegno di ciò, si pensi all’incremento nella concessione di mutui per l’acquisto di immobili da parte delle banche, con tassi di interesse finalmente vantaggiosi. Sul piano dell’agevolazione fiscale, inoltre, si pensi al «Bonus ammortamenti 2016»: il super ammortamento dei beni strumentali al 140% varato dal governo al fine di incentivare chi investe nella propria azienda, con l’obiettivo di consolidarne la crescita e lo sviluppo. Se uniamo a tutto questo la considerazione che sia le società di noleggio di macchinari, sia gli utilizzatori finali hanno un parco di macchine obsoleto (stimo intorno agli 8 anni), con dei costi di manutenzione molto alti e macchine non più affidabili, prevediamo un forte aumento della domanda per i nostri prodotti, sostenuta dall’esigenza di rinnovare le flotte.
Innovazione: una parola che nella storia di Genie si è ripetuta più volte. Ne troviamo testimonianza nel bel volume celebrativo dei 50 anni che abbiamo avuto il piacere di sfogliare. Parliamo quindi quello che bolle in pentola a livello di novità per il mercato. Quali sono le principali novità che a breve termine verranno o sono state introdotte all’interno della propria offerta da Genie per il mercato europeo e italiano?
Negli ultimi anni il nostro dipartimento R&S si è concentrato sulla progettazione di macchine ad alte prestazioni sempre più efficienti, redditizie e rispettose dell’ambiente.
Le macchine ad alta efficienza energetica abbattono infatti i costi operativi in cantiere per gli utilizzatori e rendono uno stesso modello versatile in un ventaglio di applicazioni diverse, a tutto vantaggio della redditività del parco macchine dei noleggiatori. Solo per fornire alcuni esempi tra i più recenti, la piattaforma elettrica a braccio articolato ultra-leggera Z-33/18 e la piattaforma ibrida a braccio articolato Z-60/37 Dc & Fe (fuel electric) presentano entrambi un sistema di trazione Ac (a corrente alternata elettrica trifase) e pacchi di batterie da 48 V.
Rispetto ai motori a corrente continua, i motori del sistema di trazione Ac sono costituiti da meno componenti e richiedono meno manutenzione, poiché sigillati e dotati di tecnologia brushless, funzionano inoltre generando meno calore e inquinamento, per una maggiore durata e affidabilità dei componenti. Questa tecnologia è del tutto in linea con la nostra reputazione di costruttore di macchinari affidabili e di semplica manutenzione.

La Z-45/25 XC altra novità presentata a Bauma 2016: una piattaforma a propulsione diesel con una capacità di carico doppia rispetto alle versioni standard.
A seguito del suo lancio nel 2014, la Z-33/18 suscitò grandissimo interesse grazie ai lunghi cicli di lavoro, al basso consumo e alla potente trazione – caratteristiche che fino a quel momento difficilmente si trovavano insieme in un prodotto elettrico.
Il prodotto che ritengo abbia introdotto una vera e propria rivoluzione nel settore del sollevamento è la piattaforma ibrida a braccio articolato Z-60/37 Fe (Fuel Electric).
Nel nostro settore è sempre stata diffusa l’idea che una piattaforma elettrica o ibrida fosse in qualche modo meno performante e meno potente di una piattaforma diesel, con cicli di lavoro non abbastanza affidabili. Ebbene, questo nuovo modello ha completamente scardinato questi pregiudizi e ha aperto al settore un mondo di nuove possibilità applicative. Il modello ibrido Z-60/37 Fe (Fuel Electric) è due macchine in una, e offre importanti prestazioni sia in luoghi chiusi che all’aperto.
In modalità puramente elettrica lavora per un’intera giornata con una sola carica. In modalità ibrida lavora un’intera settimana con un solo pieno di gasolio. Il sistema ibrido è infatti particolarmente potente: è in grado di caricare le batterie e simultaneamente permettere la traslazione e i movimenti del braccio, l’alimentazione diretta dei motori di traslazione a trazione integrale Ac per un extra boost di trazione in modalità diesel su terreni particolarmente difficili, e infine può fornire una carica intensiva bulk al pacco batterie in sole 4 ore per lavorare in condizioni di cantiere estreme.
Queste innovazioni rappresentano per noi solo l’inizio. Continueremo a lavorare per offrire ai nostri clienti costi di gestione sempre inferiori, un maggiore rispetto dell’ambiente e l’opportunità di aumentare il rendimento delle loro flotte.

La Z-45/25 XC altra novità presentata a Bauma 2016: una piattaforma a propulsione diesel con una capacità di carico doppia rispetto alle versioni standard.
L’ultima kermesse del Bauma di Monaco ha trasmesso una sensazione di grande vitalità a livello internazionale nel settore «Construction Equipment». Cosa avete portato in vetrina e che bilancio avete tratto dall’intensa settimana fieristica?
È proprio in occasione del Bauma che abbiamo lanciato sul mercato la nuova Z-60/37 Fe. Tutti noi ne siamo particolarmente orgogliosi e siamo certi che introdurrà una ventata d’innovazione nel nostro settore. Accanto a questo modello, abbiamo inoltre lanciato un’altra nuova piattaforma a braccio articolato: la Genie Z-45/25Xc a propulsione diesel, una versione «rivisitata» del nostro best-seller Genie Z-45/25J Rt, che risponde alla crescente domanda europea per piattaforme a braccio articolato con una maggiore capacità di sollevamento.
Questo modello pesa soltanto 440 kg in più del modello standard ed ha una capacità di sollevamento doppia. Ci aspettiamo che la Z-45/25Xc sia molto redditizia per i nostri clienti noleggiatori. In risposta alla esigenze del mercato europeo, abbiamo inoltre esibito la nuova versione del sollevatore di persone Genie Grc-12, una versione riprogettata che include un’estensione di piattaforma e modalità di accesso più agevoli agli operatori e ai loro attrezzi.
Il nuovo sollevatore telescopico Genie Gth-3007 era anch’esso in vetrina, andando a completare la gamma dei sollevatori telescopici compatti insieme al Gth-2506 e offrendo prestazioni efficienti nel modello dalle dimensioni più compatte della sua categoria. I visitatori hanno potuto toccare con mano durante Bauma il nuovo cestello a tre ingressi, presto standard in alcuni modelli di piattaforme a braccio articolato e telescopico Genie.
Tutti i nuovi modelli da noi presentati confermano la nostra identità di costruttore globale e allo stesso tempo la nostra volontà di restare sempre vicini alle esigenze dei mercati locali (in questo caso del mercato Emear, costituito da Europa, Medio Oriente, Africa e Russia), continuando ad ascoltare i suggerimenti dei nostri clienti e rispondendo ad hoc alle loro esigenze. Per quanto riguarda l’affluenza alla fiera, questa è stata l’undicesima edizione di Bauma a cui ho avuto il piacere di partecipare e posso dire che ho ricominciato a vedere un afflusso di clienti e prospetti italiani notevole, all’altezza dei livelli pre-crisi.
di Matteo Cazzaniga