Intervenire su uno spazio aperto al pubblico è sempre un’operazione delicata, in particolar modo quando le funzionalità di tale spazio non possono essere sospese per tutta la durata dei lavori, ma devono essere garantite secondo il rispetto di tutte le norme di sicurezza.

Il cantiere ha previsto la completa demolizione e ricostruzione delle due curve (a partire dalla Nord) e della tribuna Ovest (distinti), ricostruite più vicine al campo di gioco per permettere una migliore fruizione dell’evento sportivo.
Quando ciò avviene all’interno di impianti sportivi in cui si svolgono attività soggette a grande affollamento, le difficoltà si moltiplicano e ciò che può realmente fare la differenza sulla buona riuscita o meno di un cantiere è soprattutto l’attività di coordinamento generale.
Tutte le singole fasi di lavorazione devono rispondere, prima di tutto, a elevati criteri di efficienza e controllo: il cantiere di ammodernamento complessivo dello Stadio Friuli, casa dell’Udinese Calcio, ha senza dubbio rappresentato una sorta di eccellenza sotto questo punto di vista.
A partire dall’estate 2014 fino all’ultimazione dei lavori a dicembre 2015, tutte le attività sportive previste a calendario si sono regolarmente svolte e quello che i tifosi hanno potuto constatare settimana dopo settimana sotto i loro occhi è stata una profonda trasformazione dell’impianto, non solo ammodernato ma completamente rivisto nel suo insieme, con una riduzione di capienza da 41mila a 25mila posti, la creazione di spazi accessori per mantenere «viva» la struttura anche al di fuori dei singoli eventi calcistici e la creazione di una nuova copertura a protezione di tutti i posti a sedere.
Proprio la realizzazione della nuova copertura e di tutte le opere accessorie in quota (elementi di finitura, controsoffittature, impiantistica) hanno reso necessario un ricorso importante al noleggio di piattaforme elevatrici di varia dimensione: l’azienda esecutrice di buona parte di tali opere, la Di Centa & Di Ronco srl di Udine, specializzata nella realizzazione di coperture metalliche e in legno, si è avvalsa di Venpa spa, tra le maggiori società di noleggio in Italia per l’approvvigionamento, la gestione e la manutenzione di piattaforme aeree e movimento terra, sollevatori telescopici e autogrù, per tutta la durata del cantiere.
La fornitura ha riguardato fino a un numero di 10 macchinari elettrici e semoventi, tra cui alcune Genie, Haulotte, Merlo e Jlg, con una gestione della commessa particolarmente intensiva nel rapporto venutosi a creare tra committenza e noleggiatore.
«Le tempistiche sono state rispettate in modo esemplare, così come le assistenze nei pochissimi interventi di manutenzione che si sono resi necessari» afferma il direttore di cantiere geom. Ortis della Di Centa & Di Ronco. «In particolar modo, la natura del lavoro, con continue interruzioni dovute alla messa in sicurezza delle singole aree di lavorazione in concomitanza con le partite domenicali, ha preteso un servizio di alta efficienza da parte del noleggiatore, con il cui responsabile di cantiere si è creata subito una sinergia continua suggellata nelle riunioni periodiche organizzative».
L’area interessata è stata piuttosto rilevante, in quanto ha riguardato la realizzazione di oltre 30mila mq di pannelli di copertura e di rivestimenti in metallo, tutti posti in opera con il solo ausilio di piattaforme elevatrici, senza quindi il ricorso a opere provvisionali di tipo fisso, che avrebbero creato notevoli problematiche nella gestione della sicurezza durante le frequenti riaperture dell’impianto sportivo.

La Haulotte HA 32 PX in opera nel cantiere dello Stadio Friuli: il suo utilizzo è stato indispensabile per la realizzazione della copertura e delle controsoffittature.
«Oltre all’aspetto commerciale» sottolinea Fabio De Corti, responsabile noleggio Venpa spa per il cantiere dello Stadio Friuli «abbiamo svolto un importante lavoro di consulenza per individuare le varie attrezzature da utilizzare, tenendo conto delle molteplici problematiche intrinseche del cantiere, non ultima l’assoluto divieto di poter accedere alle aree di lavoro calpestando il manto erboso esistente. Tutto ciò ha reso necessaria la nostra presenza in cantiere a livello quotidiano e una stretta interazione con tutto il personale impiegato, sia quello operativo che quello tecnico».
In questo senso, il servizio di supporto e assistenza offerto da Venpa spa è stato facilitato dalla presenza di una sede aziendale a pochi chilometri dallo Stadio, che ha permesso di rendere capillare un intervento potenzialmente molto rischioso, a causa delle numerose interferenze presenti in cantiere.