«Architetture sottili. Piccoli interventi di agopuntura urbana» è la serie di progetti di dimensioni ridotte, di riqualificazione degli spazi pubblici della città.
Un risultato reso possibile dal lavoro dell’ordine degli architetti della città piemontese.
I diciotto interventi (poi scesi a 16) mettono a frutto l’impegno di una quarantina di giovani architetti under 40 di Asti e provincia. Piccoli interventi, su spazi rigorosamente pubblici, dal costo contenuto, ma in grado di rigenerare e migliorare diversi ambiti cittadini, che hanno urgente bisogno di qualità, funzionalità e bellezza. Viene di seguito presentato il decimo.
L’area, collocata in una zona storica di ingresso alla città, alla metà dell’Ottocento divenne la stazione ferroviaria di Asti, mentre nel 1941 la stazione delle corriere. Recentemente (2003) è stato costruito il Movicentro. La stazione è molto frequentata, con un servizio di 17 linee extraurbane e un’utenza media giornaliera di 12 mila persone. Il luogo manca però di una sua identità e risente dell’assenza di un disegno urbano appropriato, con carenza di strutture per gli utenti.
Progettisti: Andrea Giaccone, Paolo Catambrone, Fabio Mendola, Violetta Gambino
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