L’edilizia trentina guarda all’estero, specialmente Romania, Bulgaria e Nord Africa per aprire nuovi mercati destinati alle 100 imprese locali, che danno lavoro a circa 2000 operatori.
Uno dei tavoli di lavoro dell’Ance del Trentino Alto Adige >>, che ha confermato di recente al vertice per il prossimo biennio Giulio Misconel, sarà dedicato proprio alla fase di scouting dei mercati esteri dove possono entrare le imprese altoatesine che stanno superando la crisi. Secondo i dati diffusi dall’associazione negli ultimi due anni si è registrato un decremento del 30% delle imprese, anche se tra i nuovi associati all’Ance figurano una start-up, imprese presiedute da giovani, soprattutto donne.
Giulio Misconel | presidente Ance Trentino Alto Adige
«In Trentino non possiamo lamentarci ma attorno a noi c’è il deserto. Qualcosa si muove in Lombardia grazie all’Expo e si lavora bene in Val d’Aosta, ma nel resto d’Italia non c’è nulla. Guarderemo all’estero con molta attenzione. Sarà un gruppo di studio a pianificare l’operazione, in collaborazione con le grandi aziende del nostro settore già presenti».
L’internazionalizzazione, quindi, è stato uno dei temi centrali nella discussione dell’assemblea generale delle imprese del Trentino, alla quale ha partecipato anche il presidente nazionale Buzzetti. Un altro tavolo di lavoro sarà aperto sul tema della riqualificazione dei centri storici, e coinvolgerà anche i rappresentanti istituzionali dei Comuni e della Provincia Autonoma. Preoccupazione dell’Ance Trentino, infine, è stata espressa per le grandi opere, temporaneamente sospese a livello regionale, come il nuovo ospedale e il depuratore Trento 3.