Tre eventi disastrosi in meno di un decennio impongono una chiara e netta azione per il risanamento del nostro patrimonio edilizio. Non possiamo, ogni volta, piangere i tanti morti e poi lasciare che dopo pochi giorni tutto sia dimenticato e nulla di serio sia fatto.
Speriamo che sia veramente la volta buona per una programmazione di lungo periodo per la messa in sicurezza del territorio e la riqualificazione del costruito, anche attraverso una mirata rottamazione e ricostruzione edilizia. La rigenerazione del territorio è una priorità che va sostenuta con risorse e adeguate politiche fiscali.
È questo che ci aspettiamo da #CasaItalia.
Ognuno è chiamato a fare la propria parte per le specifiche competenze e l’industria di laterizi è pronta a dare il proprio supporto. La sicurezza sismica impone risposte concrete e affidabili soprattutto per la salvaguardia della vita umana e il contenimento dei danni. È una questione morale.
In primis, occorre che tutti abbiano la piena consapevolezza della vulnerabilità o meno della propria abitazione e per questo non è più prorogabile la «classificazione sismica degli edifici». Possibile che ci si preoccupi così tanto dei consumi energetici e si trascuri totalmente la sicurezza sismica dell’ambiente in cui si vive?
Non è una questione di materiali, ma piuttosto di progettazione e corretta esecuzione. D’altronde le Norme Tecniche per le Costruzioni e gli Eurocodici disciplinano l’impiego in zona sismica di diverse soluzioni costruttive.
È bene sottolineare che i numerosi crolli hanno riguardano fabbricati vetusti di secoli di «edilizia povera» in muratura di pietra, mentre, come già riscontrato a esempio nel terremoto dell’Emilia, gli edifici moderni hanno dato prova di adeguata resistenza.
Oggi esistono tecniche per costruire e risanare in sicurezza, mitigando opportunamente il rischio sismico e anche l’industria dei laterizi ha validato con apposite ricerche condotte dai primari laboratori e Università, soluzioni di ultima generazione di muratura strutturale ordinaria e di muratura armata per i più alti livelli di pericolosità sismica del territorio. Senza dimenticare i sistemi di tamponamento in laterizio nelle strutture a telaio, per i quali sono state elaborate opportune regole di progettazione a integrazione delle Norme Tecniche per le Costruzioni e sviluppate innovative configurazioni facenti uso di speciali componenti dissipativi.
Tale soluzione, recentemente verificata su tavola vibrante presso i laboratori Eucentre – Università di Pavia, si è dimostrata capace di resistere a terremoti particolarmente violenti e potenzialmente molto distruttivi, ben superiori a quelli de L’Aquila e di Amatrice.
Con l’obiettivo di fare chiarezza e fornire strumenti conoscitivi aggiornati per costruire in sicurezza, Andil vuole dunque fornire un utile contributo, mettendo a disposizione informazioni tecniche, risultati di ricerca, casi studio, approfondimenti normativi e soprattutto prodotti e sistemi di ultima generazione.