Con la tavola rotonda intitolata «Investimenti e grandi opere in Italia e nel mondo», si è aperta la prima edizione di Expotunnel, Salone delle Tecnologie per il Sottosuolo nel quartiere fieristico di Bologna.
Si tratta del primo salone interamente dedicato alle tecnologie e alla divulgazione della «cultura del sottosuolo», che mira a raccontare importanti progetti di internazionalizzazione già esistenti e a promuovere un ulteriore incontro per lo sviluppo del mercato italiano all’estero.
Negli scenari che si pongono da qui al 2050, è prevista una crescita esponenziale del trasporto merci e passeggeri. In quest’ottica il settore delle costruzioni sarà strategico per lo sviluppo mondiale di strade e ferrovie, dalle metropolitane ai collegamenti per porti e aeroporti, e non solo attraverso tunnel e gallerie specifiche, ma anche con reti di infrastrutture presenti sotto la superficie della terra, sistemi per energia e telecomunicazioni, trattamento delle acque, energie rinnovabili, fondazioni speciali, sistemi fognari e di contenimento del suolo. Una rete come connettore che garantisce accessibilità e standard comuni rappresenta un’opportunità anche per le industrie, per il commercio, per una mobilità più sicura e meno congestionata, più veloce e con minore impatto ambientale.
Oggetto della tavola rotonda sono state le prospettive economiche, che si aprono nel settore delle infrastrutture alla luce di dati attuali. Secondo i dati Istat del 19 settembre 2013, in Italia da gennaio a giugno 2013, nella media dei primi sette mesi dell’anno, la produzione si è ridotta dell’11,7% rispetto allo stesso periodo del 2012. Tuttavia nella media del trimestre maggio-luglio 2013 l’indice ha registrato un aumento dell’1,4% rispetto al trimestre precedente. L’Europa è invece in controtendenza. Secondo il comunicato Eurostat del 18 settembre 2013, si apprende che nel mese di luglio 2013 la produzione edilizia nell’Eurozona, comparata con giugno 2013, aveva prodotto un lieve aumento congiunturale pari a 0,3 per cento, invece 0,7 per cento negli Stati dell’Unione. È poi contenuto il dato di calo della produzione nelle costruzioni a luglio 2013 rispetto a luglio 2012: pari a – 1,2% nei paesi dell’Eurozona e -1,1% nei 28 Stati dell’Unione.