È il padiglione del Regno Unito a essersi aggiudicato il premio «Le architetture dei padiglioni di Expo Milano 2015» promosso da In/Arch, Ance, Cnappc, Federcostruzioni e Oice. La notizia è stata diffusa nella conferenza stampa che si è tenuta in Triennale.
La giuria del concorso internazionale, presieduta da Gabriele Del Mese fondatore di Ove Arup Italia, non ha avuto dubbi nell’assegnare il premio all’installazione progettata dall’artista Wolfgang Buttress e dal fisico, esperto di monitoraggio degli alveari, Martin Bencsik.
«È un riconoscimento indirizzato a un insieme di professionalità: il committente, il progettista, l’imprenditore. Siamo di fronte a una realizzazione che ha saputo sintetizzare arte, ingegno, design e architettura per un unico obiettivo: la salvaguardia della natura. Il tutto con costi contenuti».
Il padiglione è ispirato al ruolo che gli alveari svolgono nell’ecosistema, unendo design di alto livello e forti requisiti ecologici. La giuria ha inoltre attribuito tre menzioni ai padiglioni di Brasile, Cile e Marocco per la qualità delle architetture, la ricchezza costruttiva, il carattere di reversibilità delle realizzazioni. Una menzione fuori concorso è stata attribuita ai cluster tematici, definiti dallo stesso presidente della giuria «una delle idee più di successo di Expo».
Il presidente di Ance, Claudio De Albertis, intervenuto alla conferenza stampa, ha riconosciuto che nella realizzazione dei padiglioni vi è stata una «grande capacità progettuale degli architetti, che grazie a Expo hanno trovato una concreta applicazione». Il presidente del Consiglio nazionale degli architetti, Leopoldo Freyrie, invece, dopo aver puntato il dito contro i ritardi della politica e il mancato utilizzo dei concorsi di progettazione, ha affermato che «con Expo gli architetti hanno dimostrato di saper realizzare qualcosa di bello, utile e piacevole».